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Semina della soia di primo raccolto con minima lavorazione del terreno

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La soia di primo raccolto è una coltura che deve dare il massimo dei suoi frutti in tutti gli ambienti coltivati tramite una corretta gestione tecnica della coltivazione.

La preparazione del terreno nelle giuste condizioni di umidità (in gergo, terreno in tempera) è fondamentale per l’ottenimento di un ottimo letto di semina che accolga il seme. Non dev’essere né troppo grossolano né troppo fine per evitare problemi di mancata germinazione e disuniformità d’emergenza nel primo caso e crosta nel secondo. La minima lavorazione ha i suoi vantaggi in questo ultimo caso grazie all’elevata residualità di materia organica ed ad una gestione con cover crop invernali.

La semina da prediligere, viste le peculiarià delle soie di primo raccolto con la loro ramificazione degli steli, sono quelle a 45 cm oppure a 70 cm. Con questo tipo di sesto la coltura si aiuta ad emergere nel caso di croste ma soprattutto nel caso di amaranti resistenze, con questo sesto, è possibile entrare ad uno stadio precoce della soia a lavorare l’interfila con erpichi o sarchiatrci.

Un altro parametro altrettanto importante da considerare è la profondità del seme.

Fondamentale poi per la gestione di amaranti resistenze, è la corretta applicazione di diserbi pre-emergenza con formulati appositi, per i quali puoi consultare il nostro servizio tecnico agronomico.

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